Le percentuali di successo

 
Le percentuali di successo dipendono da molti fattori, tra cui:
  • Età della paziente: più giovane è la donna, migliori sono le percentuali di gravidanza a termine. In linea generale, fino ai 35 anni le percentuali di successo sono intorno al 35% per un ciclo di trattamento, dopo i 40 anni calano drasticamente intorno al 10%.
  • Le cause della infertilita: ad esempio nei casi con endometriosi o azoospermia non ostruttiva si rivelano delle percentualita di successo piu ridotte.
  • “La capacità dell’ovaio di rispondere alla terapia: può capitare, per esempio, che produca soltanto 2 ovociti anziché 10-12. E, per quanto riguarda l’uomo, una forte alterazione del liquido seminale”.
  • patologie concomitanti: fattori uterini (anatomici o funzionali), anomalie coagulative, patologie autoimmuni, endometriosi, patologie sistemiche, etc… Tutti questi fattori fanno diminuire le percentuali di gravidanza.
  • stato di fertilità: dosaggi ormonali (FSH, E2, AMH) e ecografia dei follicoli antrali possono essere di aiuto per capire la riserva ovarica residua e l’eventuale risposta al trattamento
  • tipo di protocollo di stimolazione: più è personalizzato e non “standard”, migliori sono le percentuali di successo.
  • timing del transfer: subito dopo la stimolazione o su ciclo fisiologico con congelamento embrionale (il secondo da delle maggiori percentualita di successo)
  • stadio embrionario: il trasferimento a blastocisti (5-6° giorno di sviluppo in vitro) offre qualche punto % in piu (rispetto al trasferimento dell’embrione al giorno 3).
  • la diagnosi genetica preimpianto (PGD) per anomalie numeriche dei cromosomi. L’unica metodica per la quale è stato dimostrato, con studi scientifici randomizzati controllati, un aumento delle percentuali di gravidanza, una diminuzione significativa degli aborti spontanei e, soprattutto, un netto miglioramento del “time to pregnancy”, ovvero del tempo che ci vuole per arrivare ad una gravidanza a termine. In altre parole, se la donna ha qualche ovocita buono, prima o poi (anche senza diagnosi preimpianto) lo troverò e lo trasferirò, ma facendo perdere alla donna tempo prezioso e esponendola a rischi come gli aborti spontanei. Se invece faccio la diagnosi preimpianto trovo subito l’emrbione con corredo cromosomico normale, ovvero l’embrione che le migliori possibilità di impiantarsi e di arrivare a termine di gravidanza.
Il nostro dipartimento di Medicina della Reproduzione & FIVET effettua la PGD / PGS (analisi preimpianto per aneuploidie cromosomiche) dal anno 2010. Nei casi della FIV-ET con la PGD / PGS noi raportiamo una percentuale di gravidanza a termine dopo transfert di singolo embrione con cromosomi normali che arriva fino al 55 - 60%. Per i motivi sovraesposti, le percentuali  di successo della PMA devono essere “personalizzate” su ogni singolo caso, ed è dovere del centro (e del ginecologo curante) esporre questo tipo di statistiche alla coppia prima di iniziare il ciclo.
I record nazionali:
  • 2013 – N. K una signora di 56 anni è la donna più anziana in Albania a partorire usando la Fecondazione In Vitro.
  • 2016 – La nascita per la prima volta dopo la maturazione in vitro degli ovociti imaturi
  • 2017 – La nascita per la prima volta dopo la Fecondazione In Vitro degli ovociti criocongelati prima.

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